YouTube, la piattaforma video per eccellenza user genereted content, si apre ai canali a pagamento.
Dopo i rumors degli scorsi mesi, il 9 maggio hanno debuttato in America i primi canali ufficiali a pagamento: realizzati in collaborazione con 30 parteners, i nuovi canali potranno essere visualizzati (in Italia bisognerà attendere) su ogni device che consente l’accesso a YouTube, si potrà quindi gustare la nuova programmazione attraverso pc, tablet, smartphone e smart tv. I contenuti proposti nei 53 canali a pagamento spaziano dallo sport ai film, dalla musica alla programmazione per bambini; per avvicinare e far affezionare gli utenti si hanno 14 giorni di prova in cui non si paga nulla, dopo di che l’accesso iniziale costerà appena 99 cents.
Come cresceranno le tasche del colosso Google, proprietario di YouTube?
Apparentemente in maniera più che democratica, le revenue derivanti dall’abbonamento andranno infatti per il 55% al creatore del canale e per il 45% a YouTube. Ma se si considera che YouTube conta un miliardo di utenti e ogni mese circa sei miliardi di video visualizzati, se anche solo una piccola percentuale sottoscriverà l’abbonamento per i nuovi canali si avranno ingenti entrate così da permettere agli sviluppatori dei canali di creare proposte sempre più interessanti e di migliorare i programmi, oltre che far aumentare i guadagni della piattaforma.
La piattaforma video più diffusa è destinata dunque a diventare uno dei nuovi punti di riferimento delle pay per view?
Ni. E’ innegabile che YouTube non potesse ignorare ciò che avviene al di fuori della piattaforma, dove le offerte delle pay per view sono sempre più estese e sfaccettate, appare quindi quasi naturale affacciarsi in questo mondo, creando contenuti affidati alle mani di esperti e non solo i contenuti prodotti dagli utenti, ma questo non vuol dire che cambierà la sua natura, sarà sempre possibile continuare a uploadare i propri contenuti amatoriali, così come fruire della moltitudine di contenuti free.
Ci aspettiamo dunque che gli utenti accoglieranno positivamente questa novità, per tanti YouTube rappresenta un alternativa alla tv classica, i nuovi canali non tolgono nulla ai contenuti attuali, che resteranno sempre e comunque liberi e fruibili, piuttosto il servizio cresce dal momento che si potrà scegliere liberamente se avere o no un servizio migliore e con più canali.
Che ne pensate?