Con la realtà aumentata di Facebook, vestiti e accessori li provi direttamente sullo smarthphone. E per la taglia, come la mettiamo?
La realtà aumentata sta per colonizzare il territorio del Facebook marketing. Da poco infatti è arrivato l’annuncio ufficiale del gigante di Menlo Park, che dice di testare nel news feed annunci pubblicitari in augmented reality (AR). Si parte dagli Stati Uniti, ma l’obiettivo è rendere questo formato disponibile a tutti gli advertiser entro fine anno, con grandissime conseguenze sul modo di fare – e fruire – pubblicità.
Ce lo fa capire il primo esempio: l’AR ad che consente alle persone di “provare” un paio di occhiali da sole Michael Kors. Lo stesso stilista dice: “We see augmented reality as an emerging and important part of our customer-centric mobile strategy. We know our customer is highly visual, and we are always looking for ways to deliver experiences that are not only unexpected but relevant, personalized and useful to her in her shopping journey.”
Insomma, questo “tocca per provarlo” consente di “indossare” virtualmente un indumento, come se lo smartphone diventasse un camerino di un negozio. Ecco la rivoluzione: il brand non solo parla alle persone, ma offre loro un’autentica experience che può avvicinare ai prodotti anche chi non ama fare shopping, e spinto dalla curiosità vuole solo “provare”. E può farlo ovunque, basta avere sotto mano il proprio smartphone. Le potenzialità sono evidentemente enormi non solo per il fashion, ma anche per altri settori come la cosmetica e l’arredamento.
L’annuncio della realtà aumentata in ambito Facebook Marketing è stata così commentata dal Vice President Product Marketing di Facebook Ty Ahmad-Taylor: “People now expect a personalized and visually inspiring experience wherever they shop — whether on their phone or in-store, which is why video will play an increasingly important role in the mobile shopping experience”.
La nuova feature fa testare i prodotti in modo simile a quello dei filtri di Snapchat, sempre più minacciato dai sapienti “copia e incolla” del rivale. Del resto Facebook ha comprato già nel 2016 MSQRD (l’app per “animare” i propri selfie con filtri speciali) e condotto vari esperimenti anche con Wayfair (e-commerce proprietà di Facebook): Asus, che ha accettato la sfida dell’AR experience, ha registrato su Messenger un tasso di interazione 10 volte superiore rispetto alla versione normale degli annunci.
Parliamo comunque di vero e proprio trend, non limitato al Facebook advertising. L’intero mercato della realtà aumentata è in crescita esponenziale: si stima possa raggiungere i 120 miliardi di dollari nel 2020 con un tasso di crescita annua del +180%.