Spopolano i “wearable device“, ovvero i dispositivi indossabili, gadget tecnologici in grado di raccogliere informazioni e archiviarle su Internet per gli utilizzi più disparati. Questo tipo di dispositivi utilizzano software che combinano principalmente quattro tipi di servizi: la geolocalizzazione, la connessione ad Internet, gli archivi cloud e le comunità social.
Il precursore di tutti i dispositivi “wearable” è stato “Google Glass”, i famosi occhiali che forniscono un servizio di realtà aumentata prodotto in collaborazione con Luxottica che ha già fatto la sua comparsa negli Usa.
Oltre agli occhiali, sono tantissimi i dispositivi indossabili oggi disponibili sul mercato: orologi (in arrivo nel 2015 l’Apple Watch), scarpe, cinture, apparecchi acustici, capi da abbigliamento, braccialetti, fasce toraciche. A livello mondiale nel 2013 sono stati venduti 6,2 milioni di wearable device ed entro la fine del 2014 le consegne nel mondo raggiungeranno quota 19,2 milioni, con una crescita del 209%. Nel 2018 si stima che saranno consegnati 111,9 milioni di dispositivi indossabili, il che porterà la crescita media annua (CAGR) nel periodo 2013-2018 ad assestarsi sul 78,4% (fonte IDC).
Quali nuove prospettive si aprono per la pubblicità su questo tipo di dispositivi?
I messaggi pubblicitari del mobile advertising assumeranno nuove forme, presumibilmente più coinvolgenti ed interessanti perché potranno essere inseriti anche degli elementi di realtà aumentata all’interno delle campagne pubblicitarie. Ikea ad esempio ha reso il proprio catalogo interattivo mostrando in tempo reale ai propri clienti, attraverso la tecnologia Google Glass, come si potrebbe trasformare la propria casa con i mobili scelti.
I dispositivi indossabili ci “accompagneranno” dunque negli acquisti, guidandoci direttamente nel punto vendita. Attraverso questo tipo di dispositivi sarà possibile targettizzare al meglio le campagne, facendo sì che gli utenti raggiungano il massimo del coinvolgimento.
Google qualche mese fa ha inviato una lettera alla SEC – Securities and Exchange Commission, l’autorità americana di vigilanza sulla Borsa, annunciando che in un prossimo futuro grazie alla diffusione dei dispositivi indossabili, degli elettrodomestici domotici e all’impiego dei sistemi Android sulle automobili, potrebbero arrivare sul mercato tipologie di advertising che renderebbero obsolete le classiche adv sul web. Annunci pubblicitari dunque non solo negli smartwatch e smart glass, ma anche a casa sui frigoriferi intelligenti e all’interno della propria auto.
Un altro settore che trarrà vantaggio da questo tipo di dispositivi sono gli sviluppatori di software, che produrranno nuove applicazioni realizzate ad hoc per i wearable device.
Tra i settori merceologici che saranno maggiormente coinvolti quello sportivo, considerati i tantissimi dispositivi a disposizione (dai cronometri ai contapassi, dai cardiofrequenzimetri ai contavasche per il nuoto) e il settore dell’intrattenimento, con la musica e la fotografia in cima alla lista delle applicazioni più usate.
Credits: Dan Leveille CC BY-SA 3.0