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Facebook e i Reel: una nuova sfida per Zuckerberg

IAKI - Facebook e i Reel

La continua ascesa di TikTok, la piattaforma più cool del momento che con i suoi short format e i suoi tool di personalizzazione (per non parlare delle challenge!) riesce a conquistare i polpastrelli sia della Gen Z che dei i millennials… sembra davvero preoccupare Facebook e Instagram.

Ma, come spesso accade quando si tratta di grandi colossi, il social azzurro e bianco non si fa trovare impreparato. Approfittando infatti del divieto imposto all’uso di TikTok in India, ha iniziato a introdurre la possibilità di condividere i Reel di Instagram su Facebook.

Capiamo meglio perché questa mossa potrebbe sparigliare le carte in tavola.

“In India stiamo testando la capacità dei creators di Instagram di scegliere di condividere i loro Reels su Facebook. I creators possono raggiungere un nuovo pubblico e le persone possono creare e scoprire contenuti più divertenti” dichiarano dalle parti di Menlo Park.

Per ora la funzione è attiva, appunto, solo in India ed è ancora in fase di test ma, se i risultati dovessero essere positivi, siamo certi che si espanderà in tutte le altre nazioni.

Tutti vogliono essere TikTok

Ma facciamo un passo indietro. I formati e le feature di TikTok non sono nati per caso: la brevità, la possibilità di personalizzare i contenuti e di creare commistioni di stili rendono protagonisti la creatività e l’originalità dei creator.

È proprio su questo spunto che i colossi dei social media si sono messi a rivedere le proprie carte aggiungendo la possibilità di creare brevi video nelle proprie piattaforme, Instagram in primis. Proprio per cercare di canalizzare quella creatività degli utilizzatori che, forse, era andata esaurita con i formati precedenti.

Zuckerberg, sempre attento alle novità, ha cavalcato quindi l’onda e non si è sbagliato. Gli Instagram Reels stanno avendo un grande successo sia come utilizzo che come performance.

Gli utenti infatti si divertono a mostrare la propria creatività e personalità, in modo facile ed intuitivo, mentre le aziende possono giocare sull’intrattenimento per creare fidelizzazione con i propri potenziali clienti.

Ad oggi Instagram Reels permette ai brand di comunicare in modo unico e intercettare target diversi e più giovani.

Godendo del favore dell’algoritmo di Instagram, permettono ai content creator di essere visibili e far sì che quante più persone possibili riescano a vedere il contenuto.

L’obiettivo è ovviamente quello di invertire il trend. In particolare fare in modo che gli utenti non si spostino più su TikTok, ma sfruttare il successo dei Reel dal momento del loro lancio.

E ora torniamo alla novità del momento: Facebook e i Reel.

Facebook e i Reel, un’accoppiata vincente

La parentela tra i due social di casa Zuckerberg rende teoricamente scontata la possibilità di condividere i Reel creati con Instagram direttamente sull’app Facebook.

Considerando gli utenti presenti su questo social (circa 2 miliardi), l’accoppiata di Facebook – Reel porterebbe sicuramente un riscontro maggiore coinvolgendo un pubblico più ampio.

Ciò si tradurrebbe in un aumento esponenziale delle visualizzazioni, interazioni e follower, oltre alla possibilità per i brand di comunicare in modo più creativo e coinvolgente anche su Facebook.

Il vantaggio, invece, per un content creator sarebbe quello di poter raggiungere nuove fasce di utenti, poiché i Reel Instagram verranno inseriti direttamente tra i video che già normalmente Facebook consiglia ai propri utenti sulla base dei loro interessi.

Quali sono le mosse per condividere?

L’atterraggio dei Reel su Facebook sarà semplicissimo: basterà semplicemente attivare l’opzione “Condividi Reel” anche su Facebook e una volta creato e pubblicato un Reel su Instagram verrà automaticamente condiviso nell’app.

Ciò che rende ancora più smart il tutto è la possibilità di condividere su Facebook senza avere necessariamente un account registrato.

L’intento di Facebook, come abbiamo detto in precedenza, è ovviamente chiaro: evitare la migrazione dei propri utenti su TikTok. Tanto che non ci stupirebbe se questa funzionalità venisse introdotta anche nell’app principale.

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