(Alla fine di questo articolo scoprirai come cucinare una pizza perfetta e comunicare la moda oggi sui social.)

Anche se non è ancora del tutto scontato trovare una connessione wi-fi nel bar sotto casa, si può dire che nella nostra distopica epoca firmata 2017, l’Internet si è integrato completamente nelle nostre vite, con la stessa nonchalance e con lo stesso appetito di quel cucciolo di labrador che hai fatto entrare in casa tua qualche mese fa.

Basta leggere quel gran sociologo di Georg Simmel per trovare la ragione della connessione tra social e fashion:

“La moda è imitazione di un modello dato e appaga il bisogno di appoggio sociale, conduce il singolo sulla via che tutti percorrono, dà un universale che fa del comportamento di ogni singolo un mero esempio. Nondimeno appaga il bisogno di diversità, la tendenza alla differenziazione, al cambiamento, al distinguersi.”

La moda è quindi un concetto semplice, che si stanzia tra il bisogno di imitare l’altro e il bisogno di manifestare a tutti la propria identità, presunta o reale che sia.

(Apparentemente anche la ricetta della pizza è estremamente basica, ti bastano pochi ed economici ingredienti.)

Comunicare la moda però è un’arte difficile e non sarà di certo l’apertura di un profilo social a fare di te un retore contemporaneo degno di essere commentato o ricordato.

(Trovare pizze cucinate male – fredde, impasto deludente, qualità degli ingredienti, etc. – è molto frequente ed è un disagio che bisogna correggere.)

I meno esperti si ostinano infatti a voler tenere in piedi strumenti social che non funzionano – vedi il famigerato storytelling – che solo a sentirlo nominare mi fa piombare in una silenziosa crisi mistica.

Fondamentale e alla base di tutto è capire e aver chiaro quali siano i trend estetici e di linguaggio che meritano di essere esplorati e farli vivere nei formati social più intelligenti e sui canali più opportuni.
Instagram e Facebook in primis, seguiti da Tumblr e infine da Twitter e Snapchat, in percentuale decisamente minore.

(Decisamente importante quindi è dotarsi di materie prime di ottima qualità, ma è fondamentale anche seguire bene la ricetta e i tempi di lievitazione e di cottura.)

Comunicare in modo efficace la moda significa creare contenuti poliedrici: devono essere in grado di coinvolgere a livello irrazionale il pubblico ma devono anche contenere elementi riconoscibili, in cui tutti possano in qualche modo ritrovare se stessi e il proprio tempo.

I contenuti devono generare stupore ma anche empatia. Devono commuovere l’animo nell’accezione di partecipazione emotiva e affettiva, destando sentimenti, sia brutti che belli, di adesione, comprensione, lontananza, ilarità, invidia, ammirazione.

I contenuti che vincono sono quelli che arrivano al pubblico, provocando una reazione, che nella maggior parte dei casi diventerà un like, un commento, una condivisione o se hai fatto bene il tuo contenuto, tutto questo e molto di più.

Content is the king e nella moda, forse più che in ogni altro settore, questo punto è decisivo.

Per esempio Gucci utilizza il caro vecchio formato del meme per fare comunicazione in modo originale e divertente, unendo arte, cultura pop e ironia.
Il meme è infatti il formato utilizzato per promuovere un’idea o uno stile che si propaga per imitazione attraverso l’Internet, diventando un celebre fenomeno social.

Usare un linguaggio comune per scrivere testi vicini al pensiero delle persone, senza adagiarsi sulle citazioni famose già confezionate è uno strumento utile per creare un contenuto comprensibile dal pubblico.

La moda sui social deve anche saper valorizzare i trend locali, associando per esempio luoghi a look, o giocando sui modi di dire tipici trasformandoli in card illustrate, istantaneamente riconoscibili e condivisibili.

Far vivere alcuni trend famosi su Tumblr, come l’#aesthetic (es. prodotto scontornato su sfondi carini) anche su Facebook, significa sottoporre contenuti vincenti all’attenzione di un pubblico più ampio, destando attenzione e partecipazione.

Affrontare la spinosa questione del Real Time Marketing con classe e savoir-faire, vuol dire smettere di ragionare sul mero prodotto, allargandosi a una sfera di concetto e di entertainment più piacevole per la community a cui ci si rivolge.

Comunicare la moda è quindi un po’ come cucinare la pizza, se scegli e dosi bene gli ingredienti e la scaldi al punto giusto, puoi star sicuro che i tuoi ospiti la gradiranno. E chiederanno anche il bis.

Di seguito alcuni esempi di contenuti sulla moda fatti bene.

 


 

Possiamo quindi salutare definitivamente una mera comunicazione di prodotto, specie in un’epoca come la nostra in cui riuscire ad avere l’attenzione del pubblico è sempre più difficile, perché scrolliamo di continuo mondi, cose e persone con il pollice destro (o sinistro, se sei mancino).

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