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Flipback: il pollice che fa la differenza

… [ma il segreto è la verticalità]. 

Dall’autostop, all’okay, alla disapprovazione, al passatempo preferito dai bambini, alla seduzione femminile, alla famosa battaglia dei pollici, all’attesa dei nonni attraverso il roteare tra pollici, al digitare su un telefono per scrivere un SMS, fino allo sfogliare un libro. Questo è un articolo sull’evoluzione del pollice: il primo dito della mano, articolato in modo da poter opporsi a tutte le altre dita. Il linguaggio del corpo è un linguaggio universale, ma non per tutti lo stesso gesto vuol dire la stessa cosa. Il pollice alzato ad esempio vuol dire autostop in Italia, e mandare a quel paese qualcuno in Grecia. Vuol dire anche “OK” per gli italiani, e “zero” per i francesi, ma anche “soldi” per i giapponesi.

E per Antonio Riccardi, direttore letterario di Mondadori, il pollice è sinonimo di Flipback.

Il 30 aprile 2014, presenta in anteprima ad Affaritaliani.it i “Flipback”: la nuova collana di paperback di carta da leggere in verticale con una sola mano, con le pagine che scorrono dall’alto in basso.

Un’inversione di tendenza.

In comunicazione c’è la tendenza ad inserire negli spazi digitali e nei Social Media un sentimento di intimacy molto vicino ad un approccio conversazionale, al dialogo “da bar”, al contatto umano. Nel caso dei Flipback si tratta invece di una sperimentazione che parte dalla carta (dall’offline) e prende spunto dal digitale.

Immaginiamo una tipica situazione quotidiana: metropolitana milanese, 9 di mattina.

Un flusso infinito di studenti, lavoratori e mamme a tempo pieno che come sardine “s’imbarattolano” in un treno. Tu sei là, in mezzo a loro, e per evitare di dondolare clamorosamente per terra durante le frenate, cerchi sostegno. Eviti la spalla del tuo vicino (potrebbe non essere d’accordo), e opti per il corrimano metallico in alto, oppure il palo a lato (i tuoi 165 cm di altezza ringraziano). Con la mano sinistra ti sorreggi, e con la destra scorri dal basso verso l’alto il feed della tua pagina Facebook, del tuo profilo Twitter o di Instagram. Il tuo risveglio mattutino è affidato alla verticalità degli istanti. Se invece ti senti più intellettuale, con la mano destra probabilmente stai cercando di leggere un libro. Se questo libro avesse le dimensioni di uno Smartphone, e se si sfogliasse in verticale, tu eviteresti di staccare la mano sinistra dal tuo unico appoggio spezzando il ritmo di lettura e andresti avanti nel tuo “viaggio senza valigie”, giusto?

Ecco perché nascono i Flipback Mondadori.

12cm per 8cm, costo medio tra i 9 e i 12 euro, libri cartacei in un nuovo formato, si leggono in verticale e si sfogliano con una sola mano, dal basso verso l’alto. Dall’8 maggio 10 titoli sono già in commercio, da giugno a settembre ce ne saranno altri 15.

Nella lettera di presentazione del progetto Flipback ai librai, scritta da Antonio Riccardi, poeta, scrittore, critico letterario ma, soprattutto, direttore letterario di Mondadori, si legge: “questi libri rivivificano la tradizione di un’editoria antica, in un formato innovativo, interpretano una sensibilità squisitamente contemporanea: sono infatti libri comodi, agili, veloci, belli, tascabili in senso letterale, eleganti e “cool” allo stesso tempo. La soluzione perfetta per chi persegue il piacere della lettura su carta nelle pieghe di uno stile di vita sempre più incalzante e dinamico“. [Cfr. Antonio Prudenzano – affaritaliani.it]. “Il piacere della lettura su carta nelle pieghe di uno stile di vita sempre più incalzante e dinamico”, è come se le mie orecchie sentissero le note di Schumann.

Ebbene sì, nel periodo proliferante per l’e-book, si torna a palpare la consistenza della carta, ad annusare il vissuto delle pagine, a sventolarsi con il correre dei fogli tra le dita.
Si ritorna al piacere della carta; alla carta quale fabbrica di sogni quotidiani.

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