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Prank Marketing e pesci d’aprile

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Oggi è il primo di aprile, giornata mondiale dei pesci (d’aprile e non) e degli scherzi. Molti brand hanno proposto sui social network burle più o meno articolate e più o meno riuscite (alcune al limite del fail). Al di là della ricorrenza particolare che stimola spiritosaggini e giochetti, quello degli scherzi per la promozione di un marchio è un trend interessante che, soprattutto a livello internazionale, si sta confermando: il prank marketing.

Possiamo definire il prank marketing, o prankvertising, l’evoluzione della guerrilla, un mix tra flash mob e candid camera; la promozione non convenzionale del brand che punta sulle reazioni delle persone e che, per questo, ha una componente virale intrinseca. Il voyeurismo generale ha infatti permesso agli scherzi in video di ottenere sempre un alto numero di visualizzazioni.

Molti brand stanno utilizzando questa formula con risultati più o meno riusciti: è successo con alcuni spot del Superbowl, ad esempio quello che ha come protagonista Arnold Schwarzenegger e che potete vedere qui.

Di seguito qualche video:


Ma quali sono quindi i vantaggi nell’affidarsi al prank marketing?

Attenzione però, ci sono anche dei rischi. Primo: legare il brand ad un fattore negativo. In secondo luogo è bene prendere tutte le precauzioni necessarie affinché non ci siano rischi per le vittime delle candid e degli attori. Non si devono sottovalutare infatti le reazioni delle persone sottoposte a stress molto forti, che possono avere problemi di salute o reazioni violente non previste. Per questo motivo molti produttori prendono precauzioni selezionando le vittime degli scherzi o informandosi su quali possono essere le reazioni delle persone esposte a certi tipi di sollecitazione. Insomma: tutte le variabili di produzione devono essere pianificate e controllate dall’idea allo script, dalle vittime all’associazione con il marchio.

Segue un video di 42 minuti in polacco in cui vengono spiegate le principali tecniche di ripresa per realizzare un video di prank marketing perfetto.

Ovviamente scherzo.

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