Una perplessità che spesso ci viene riferita è: “Capisco fare pubblicità su Facebook, ma su Twitter come si fa? E’ solo testo!”
Insomma, per il sentire comune pare che Twitter non sia un medium pubblicitario adatto a fare customer engagement.
Critica messa a verbale, ma ora proviamo a fare un esperimento: prendiamo qualcosa di difficile da pubblicizzare, qualcosa di potenzialmente noioso, qualcosa che magari si studia a scuola e quindi per definizione è l’antitesi del coinvolgimento: ad esempio, Cesare Pavese.
A scuola preferivamo forse i romanzi cyberpunk a “La luna e i falò”. Bene, secondo voi è possibile rendere engaging il brand Cesare Pavese?
Avete sicuramente colto il senso retorico della domanda: infatti la risposta è sì, è possibile.
Come? Ad esempio, con un esperimento letterario condotto da Hassan Bogdan Pautàs, che è ormai arrivato al secondo episodio: dedicato, appunto, a “La luna e i falò di Cesare Pavese” (complice il direttore della Fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo).
Si tratta di un esercizio di decostruzione letteraria (o twitteraria, a questo punto) del capolavoro di Pavese: il gioco è riscriverlo in 140 caratteri ogni due giorni, seguendo la traccia dei 32 capitoli del libro, utilizzando l’hashtag #LunaFalò per creare il thread twitterario.
Ho usato la parola “gioco” non a caso, infatti questo tipo di esercizio mescola la letteratura “accademica” (nel senso di studiata a scuola) alle logiche della gamification. Con il risultato di coinvolgere davvero le persone a interagire con il libro di Pavese. E renderlo un bell’esempio di virale letterario.
Per la cronaca, il primo episodio era stato, naturalmente, un twitter-esercizio di stile collettivo sugli “Esercizi di stile” di Queneau (#TwitterQueneau): 3 mesi di gioco letterario e un buon risultato di cultural engagement. Se poi consideriamo la cultura come una brand, allora il buon risultato è di autentico customer engagement, Twitter marketing e marketing virale su Twitter. E se con la letteratura “accademica” si ottengono buoni risultati, credeteci: è possibile ottenerne di eccellenti con una marca.