Qualche mese fa il canale dei video per eccellenza ha lanciato un test per un nuovo formato, in risposta ai video TikTok e agli Instagram Reels: YouTube Shorts.
Dopo una prima fase sperimentale oltreoceano, è da poco arrivata anche in Italia una prima versione in beta che permette di realizzare brevi video verticali, fruibili soprattutto da app. La novità risiede quindi in una nuova sezione dedicata nell’interfaccia del canale (ci avevate fatto caso?) e in uno strumento integrato per crearli e caricarli, ancora in fase di sviluppo.
Che YouTube stia cercando di assomigliare sempre di più ai suoi concorrenti social?
La nuova funzionalità dei video brevi
Ma cosa sono esattamente gli Shorts di YouTube? Si tratta di clip che possono avere una durata massima di 60 secondi, in formato verticale, registrabili direttamente con la telecamera Shorts. Il formato è stato pensato per realizzare diversi mini video di 15 secondi, da scorrere passando velocemente da una all’altra.
Questa, per YouTube, è davvero una svolta, essendo da sempre una piattaforma che predilige video orizzontali. Ma non è finita qui: grazie agli accordi con diverse case discografiche (circa 250 etichette!) sarà possibile aggiungere, come per i social competitor, dei brani musicali al proprio girato.
Anche la modalità di visualizzazione degli YouTube Shorts è molto simile a quella di TikTok. Ovvero un feed continuativo gestito da algoritmi, che permette di navigare tag e account specifici.
Per non farsi mancare proprio nulla, il canale sta anche sviluppando nuovi strumenti come l’aggiunta di testi, la possibilità di impostare un timer e di regolare la velocità per accelerare o rallentare i video.
Ma quale scelta potrebbe esserci dietro ai video brevi? Sicuramente è un modo per estendere l’accesso sulla piattaforma a qualsiasi tipologia di utente che, anche a livello amatoriale, ha la possibilità di sfruttare la creazione di video in modo immediato e smart.
Il rischio? Che YouTube diventi un contenitore di video già pubblicati su TikTok, così come sta già accadendo su Instagram per i Reels.
YouTube Shorts vs. YouTube Stories
Cosa cambia quindi dalle Stories, trattandosi sempre di video di breve durata? All’interno di una YouTube story è possibile fare tap per arrivare alla fine di essa, rimanendo all’interno dell’ecosistema di quello specifico creator, o swicthando a uno differente; si tratta di contenuti più corti (fino a 15 secondi) che scompaiono dopo 7 giorni dalla pubblicazione.
Anche gli Shorts sono video di breve durata, ma non hanno alcuna progressione da completare. Rimangono infatti sul proprio canale in modo definitivo (a meno che non si eliminino manualmente).
Quindi, come con i video ordinari, è possibile che nel tempo YouTube inizi a mostrarli sempre a più persone, con un potenziale decollo di questo formato.
Qual è l’opportunità per Creators e Aziende?
Un tentativo forse tardivo, quello di YouTube, ma forse immancabile dato il potenziale della piattaforma di condivisione video più utilizzata.
Grazie a questa funzionalità, i creators hanno infatti la possibilità di diversificare i propri contenuti, sfruttando anche quelli di breve durata, ma di impatto, in alternativa al formato più lungo.
Il bello di questa novità è proprio quella di avere l’occasione di attrarre il pubblico in pochi secondi. In questo modo si sfrutta il feed a scorrimento e la proposta casuale basata sulla cronologia delle ricerche e di visualizzazione sulla piattaforma degli utenti. Un’ottima occasione per farsi conoscere, no?
Inoltre, in ogni Short, appare automaticamente un pulsante di call to action per l’iscrizione istantanea al canale dell’autore o brand.
D’altronde, i video brevi sono perfetti per veicolare messaggi di media durata, troppi lunghi per le Stories, ma allo stesso tempo troppo corti per giustificare un video di 15 minuti.
Infine, potrebbero anche essere elementi volti a presentare la “trama” di un video principale che gli utenti sarebbero incuriositi a guardare per intero sul canale.
Gli YouTube Shorts sembrano quindi essere un ottimo strumento per farsi conoscere sulla piattaforma e aumentare la propria base di iscritti. Ora non possiamo fare altro che attenderne la versione ultimata!