Model Expo Italy: la fiera del modellismo N°1 in Italia. Un weekend dedicato alla più importante rassegna nazionale di modellismo e gioco. 6 aree tematiche, un’unica strategia di social media marketing e di community marketing, all’insegna di una passione che unisce tutti, grandi e piccini.
Non un’anima ma due
Model Expo Italy ha due anime: da un lato quella del modellismo, dall’altro quella del divertimento e del gioco quale momento di formazione e di istruzione. Così come due anime ha anche la social media strategy di IAKI. Da una parte accrescere la brand awareness della rassegna, valorizzando le 6 aree tematiche, le nuove sezioni, gli incontri e le attività degli espositori, ma anche costituire un supporto organizzativo. Dall’altra, fare customer engagement creando forti legami tra il brand e il pubblico di visitatori ed espositori, dando loro la possibilità di vivere un’esperienza totalizzante, formativa e partecipativa.
Community building per essere “partecipation oriented”
La pagina Facebook del brand ha saputo valorizzare le aree tematiche della rassegna non solo con l’obiettivo di promuovere i giorni della fiera attraverso una strategia editoriale, ma anche con lo sviluppo di format creativi su Facebook dedicati specificamente a informazioni quali: numero di espositori, biglietti venduti, giorni rimanenti all’apertura della fiera, e visitatori raggiunti. In questo modo gli appassionati hanno trovato nella pagina Facebook uno spazio nel quale avere contenuti informativi ma anche conversare e scambiarsi opinioni.
Una community di appassionati che hanno condiviso storie comuni
La social media strategy di IAKI ha avuto come obiettivo soprattutto quello di fare community building: ovvero aggregare sulla pagina Facebook una comunità di appassionati sviluppando una rete di rapporti e di scambio continuo su valori condivisi. Valori legati a Model Expo Italy e al modellismo in tutte le sue manifestazioni: dal gioco, al cosplay e dal fumetto ai videogames. Gli obiettivi: stabilire relazioni durature, creare storie comuni e determinare un senso di appartenenza sociale alla rassegna e a quel “mondo in miniatura”.