La scorsa settimana Mark Zuckerberg ha annunciato durante una sessione di Q&A che Facebook è al lavoro su una soluzione che vada oltre il “like” ai contenuti. Questa dichiarazione ha sconvolto le menti degli utenti e dei professionisti del settore, che si sono sbizzarriti nelle interpretazioni più svariate di questa affermazione sibillina.
Quello che è stato realmente detto non è molto, riassumiamo per punti:
- Facebook sta lavorando a un tipo di interazione diversa dal “like”.
- La ragione sta nel consentire di esprimere maggiore empatia per le storie, a volte tristi o negative.
- A breve cominceranno i test di questa nuova funzionalità.
- Se i test saranno positivi proseguiranno con il rilascio al pubblico.
Quello che si è letto in giro invece è stato libera interpretazione:
- Non si tratterà di un tasto “dislike”
- La funzionalità riguarderà solo gli utenti e non le pagine
Fortunatamente possiamo ascoltare le sue stesse parole per renderci conto della vaghezza di quanto raccontato alla sessione di domande.
Nonostante la penuria di informazioni, ci sono diversi aspetti interessanti su cui riflettere:
- Non è chiaro come questa novità influirà all’interno dell’algoritmo del newsfeed. Sappiamo che nuove metriche sono già state prese in considerazione per misurare il gradimento verso i contenuti, come il tempo speso sulle storie, anche in assenza di interazione. Questo lascia intuire il desiderio di interpretare in maniera più granulare i comportamenti delle persone, andando oltre l’accezione iniziale like-centrica.
- Un altro aspetto interessante è quello che riguarda l’advertising: questo nuovo approccio verrà impiegato anche nelle campagne a pagamento? Se sì, potrebbe trattarsi di un modo furbo di spingere le persone a interagire in ogni caso anche con contenuti che non gradiscono? In questo caso uno dei risvolti sarebbe quello di un aumento dei costi dell’adv, dal momento che una percentuale maggiore degli utenti interagirebbe con il contenuto, pur non portando valore di sentiment positivo per il brand. Questo sempre nell’ipotesi del tasto “dislike”.
Quello che sappiamo per certo è che l’argomento ha incontrato l’interesse delle persone, quindi primo test superato. Dettagli invece ne abbiamo pochi, quindi non resta altro da fare che aspettare gli sviluppi nei prossimi mesi.