Continua la crescita vertiginosa di Snapchat, l’app che ha dato valore all’effimero con la sua killer feature, ovvero la possibilità di scambiare foto e video che dopo la visualizzazione si cancellano automaticamente. Snapchat ha da poco raggiunto Facebook in termini di visualizzazioni video con 4 miliardi al giorno: un risultato davvero impressionante, soprattutto se si pensa che negli ultimi cinque mesi l’app è riuscita a raddoppiare le video view.
E così anche per Snapchat – che adesso vale 16 miliardi di dollari – è arrivata l’ora di batter cassa. Del resto, il servizio sta registrando molti cambiamenti che testimoniano il tentativo di rinnovarsi, a partire dalle “Storie sponsorizzate” dei brand o dalle notizie raccolte nella sezione “Discover” (tra i primi inserzionisti: CNN, Buzzfeed, National Geographic, MTV, Cosmopolitan, Daily Mail, Vice, People).
Qualche settimana fa sul blog ufficiale sono stati annunciati i replay a pagamento (3 per 99 centesimi di dollaro). Quest’ultima novità è più significativa di quanto sembri: in questo modo Snapchat rinuncia infatti alla distruzione dei messaggi dopo la prima visualizzazione – il marchio di fabbrica che l’ha contraddistinto rispetto agli altri servizi di messaggistica istantanea. Segno che i tempi sono realmente cambiati.
Ma la novità più interessante in chiave social media marketing riguarda il prossimo lancio di selfie sponsorizzati, che aprirà definitivamente ai brand la possibilità di interagire con un pubblico di 100 milioni di utenti attivi ogni mese, tramite filtri particolari e personalizzati. Per sfruttarne uno, un marchio dovrà sborsare fino a 750.000 dollari per un peak day (come Halloween, quando i filtri sponsorizzati verranno introdotti, Natale o Black Friday) o “soltanto” 450.000 dollari per un giorno qualsiasi dell’anno che non coincide con nessuna ricorrenza particolare sul calendario.
Questo cambio di rotta rispetto alle origini conferma che l’app è diventata grande e può ora porsi sul mercato degli advertiser con sicurezza. Snapchat spera di attrarre i grandi marchi con la sua larga base di utenti – che ormai coinvolge non più solamente i millenial, ma anche gli over 35 – nonostante non offra ancora opzioni di targettizzazione profilata come i giganti Facebook e Google. L’interesse dei brand è tuttavia confermato da una ricerca di eMarketer secondo cui Snapchat, dopo Instagram e Pinterest, è il social media che maggiormente attrae gli inserzionisti.